domenica 10 luglio 2011

Gli eventi in diretta tv si fissano nella memoria

Dove eravamo e cosa facevamo al momento dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre?È molto probabile che chi ha visto in televisione le immagini di questo drammatico e memorabile evento abbia fissato stabilmente nella memoria la situazione nella quale ci si trovava. Si chiamano flashbulb memories (più o meno traducibile come “memorie flash”), una specie di fotografia interiore che fissa quel momento in cui una persona entra in contatto con un evento socialmente memorabile o riceve una comunicazione personale emotivamente scioccante. Una ricerca realizzata da Evelyn Schaefer e dai suoi collaboratori del Department of Psychology di Winnipeg, in Canada ha dimostrato che queste flashbulb memories sono molto più dettagliate se si è stati precocemente esposti alle immagini dell’evento. Quelle immagini che televisioni e computer portano sempre più frequentemente e precocemente davanti agli occhi delle persone, modificano infatti il modo  in cui queste memorie si formano, influenzandone anche la persistenza nel tempo.
Pubblicata  sulla rivista Memory,  la ricerca è stata realizzata su un gruppo di una sessantina di studenti di psicologia ai quali già il 12 settembre 2001 è stato chiesto di scrivere un resoconto delle circostanze personali nelle quali hanno appreso dell’attacco alle Torri Gemelle, specificando entro quanto tempo hanno avuto occasione di vedere le immagini dell’evento. A distanza di sei mesi, alle stesse persone è stato chiesto di ridescrivere le stesse circostanze, per verificare come la memoria si fosse intanto modificata, anche in relazione al tempo trascorso tra l’arrivo della notizia e l’esposizione alle immagini scioccanti dell’attacco. Dicono gli autori della ricerca: «E’ stata rilevata una differenza nella qualità del ricordo a seconda della condizione di esposizione alle immagini. I partecipanti che le hanno viste dopo qualche ora hanno fornito racconti significativamente meno elaborati di quelli forniti da coloro che hanno visto le immagini immediatamente o con un ritardo di soli pochi minuti». Dunque “le immagini in diretta” hanno un impatto emotivo tale da modificare in maniera stabile la formazione della memoria relativa all’evento. 
La sempre più frequente esposizione a immagini in diretta, veicolate dalla televisione o dal computer, sta quindi modificando il modo attraverso il quale si formano le memorie delle persone. Ricerche precedenti avevano già dimostrato che queste immagini arrivano addirittura a insinuarsi nei contenuti dei sogni e che possono influenzare attitudini, emozioni e comportamenti degli individui, in una maniera molto più marcata di quanto riescano a fare le notizie non accompagnate da immagini in diretta. 
Le prossime ricerche in quest’area si orienteranno verso il ruolo che può essere giocato nella formazione della memoria di eventi socialmente rilevanti dal “rimbalzo” delle notizie e delle immagini attraverso i messaggi istantanei su Internet e i social media, compresi i contatti via cellulare. Concludono gli autori della ricerca: «Aspettiamo ulteriori indagini sugli effetti dell’immediatezza di accesso fornita dai media visuali e dalla connettività nella formazione sia delle flashbulb memories sia delle memorie personali e collettive relative a eventi memorabili».

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